openmamba fornisce un nuovo servizio web sul sito src.openmamba.org dove sono presenti e facilmente consultabili le ricette (file .spec), le patch e file aggiuntivi che rappresentano gli oltre 5500 pacchetti sorgenti con i quali viene creata e mantenuta la distribuzione in formato binario. Il servizio, basato sulla piattaforma Gitea, oltre agli RPM ospita anche i progetti interni ad openmamba.
Altre attività completate nel 2023:
- è stata abbandonata l’achitettura obsoleta arm (armel soft-fp) per concentrare gli sviluppi presenti e futuri sulle due architetture principali x86_64 e aarch64; l’architettura i586 (x86 a 32bit) viene ancora mantenuta in particolare per fornire il sottosistema di compatibilità per applicazioni a 32 bit sulle installazioni per x86_64, utilizzato ad esempio per Wine e la piattaforma di videogiochi Steam;
- lo scorso settembre è stata completata la migrazione ad una gerarchia del root filesystem di tipo flat, ovvero eliminando duplicati delle cartelle *bin e lib* nella root folder (/) e in /usr; questa operazione ha causato in diverse fasi alcuni problemi negli aggiornamenti portando però ad una maggiore mantenibilità e stabilià futura dei sistemi aggiornati con successo o installati ex-novo dopo il mese di settembre 2023;
- il mantenimento e sviluppo costante da parte dell’unico manutentore negli ultimi anni ha portato la distribuzione ad un grado di aggiornamento tra l’85 ed il 90% (repology) con benefici di stabilità, sicurezza e modernità riscontrabili sui target desktop Plasma ed LXQt;
- il repository principale della distribuzione rolling è stato rinominato da devel a base.
Nel futuro prossimo:
- l’ambiente KDE Plasma dovrà essere aggiornato per essere basato su Qt6 seguendo la pianificazione upstream;
- la nuova gestione dei pacchetti su src.openmamba.org apre a rinnovate possibilità di sviluppo collaborativo anche considerando che la piattaforma fornisce per ogni pacchetto funzionalità per la segnalazione di problemi, per la stesura di documentazione in formato Wiki e la gestione di Pull Requests; i meccanismi di sviluppo attualmente centralizzati e basati sull’interfaccia webbuild e gli strati autospec e autodist potrebbero essere potenziati utilizzando strumenti quali tito e mock; al momento non ci sono piani precisi e queste evoluzioni dipenderanno dall’eventuale interesse e disponibilità riscontrate.
Auguri di Buon 2024.
Silvan
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